Sul mercato possiamo trovare molte tipologie di macchine da cucire, ecco perché risulta difficile orientarsi nella scelta del modello che faccia davvero al caso nostro.
Si parte dai modelli tradizionali di macchine, fino ad arrivare a quelle con un’estetica moderna, che presentano inoltre un numero interessante di funzionalità. Esistono si potrebbe dire due grandi tipologie di macchine da cucire:
- macchina da cucire elettronica,
- macchina da cucire meccanica.
Entrambe le tipologie sono salde nella struttura che le compone, e inoltre molto affidabili, ma essenzialmente differenti per la lavorazione. Infatti tutte e due le tipologie possiedono il reostato, il pedale indirizzato a determinare il movimento che permette di cucire, azionando l’ago che farà un movimento ripetuto dall’alto verso il basso. La differenza di fondo tra queste due tipologie, risiede nel metodo di selezione dei punti di cucitura a disposizione e inoltre va in base alle loro funzioni pratiche, consentono di distinguere il livello di esperienza. Questo significa che ciascuna macchina è progettata alla fine per un uso che rispecchi un certo livello di esperienza. In termini più tecnici la macchina da cucire elettronica, si adatta meglio a coloro che si definiscono principianti, infatti è generalmente dotata di un ampio display touchscreen o di tasti distinti tra loro, i quali permettono di inviare l’impulso necessario ad avviare il funzionamento. Non c’è nessun intervento manuale alla fine, si tratta solo di movimenti basilari, per il resto la macchina fa tutto il lavoro da se.
Il prezzo di listino delle macchine da cucire, come accade per ogni tipo di elettrodomestico e non solo, è influenzato soprattutto dai materiali impiegati nella costruzione e dal marchio che ha prodotto tale dispositivo. In questo caso specifico, si parte solitamente da cifre intorno a 200€ circa, ma il prezzo può ovviamente salire fino ad arrivare a migliaia di euro più o meno. In questi casi si parla di livelli di autonomia della macchina molto interessanti e di una rapidità di cucitura incredibile, il livello è decisamente alte. Parliamo in termini più circoscritti di macchine elettroniche, le quali, visti i materiali e il funzionamento di altissimo livello, presentano anche un prezzo che si aggira intorno a 8000€ circa al massimo.
Quando parliamo di macchine da cucire che sono dotate di funzionalità interessanti e riportano un prezzo molto alto di listino, spesso sono dotate di un vero e proprio “effetto memoria”. Questa espressione rimanda appunto ad un procedimento che queste macchine possono mettere in pratica. Le macchine da cucire che lo possiedono sono in grado di memorizzare tutte le lavorazioni svolte in precedenza, in modo tale da poterle rimettere in gioco, quando e se necessario. Questa opzione risulta particolarmente indicata per i professionisti, in quanto si rivela un interessante elemento aggiuntivo, che permette di lavorare bene nello stesso momento su capi differenti.
Il tipo di ago dipende dai tessuti che abbiamo bisogno di lavorare, dobbiamo usare un ago più sottile o più spesso in corrispondenza quindi alla tipologia di tessuto. Se questo non viene fatto potremmo trovarci in spiacevoli situazioni, in cui il nostro capo subisce dei danneggiamenti. Nel caso dovessimo ad esempio cucire un tessuto di tipo elastico come la maglina, il jersey o la lycra, sarebbe bene usare un ago dalla punta arrotondata, adatto quindi a scivolare con disinvoltura attraverso le fibre del tessuto. Se invece dobbiamo lavorare la pelle o il cuoio, che rappresentano forse i materiale più resistenti e compatti sul mercati, abbiamo necessità di un ago molto robusto.
Gli aghi dalla punta affilata, differentemente da quelli dalla punta arrotondata, sono costruiti con lo scopo di cucire tessuti pesanti, le cui fibre sono ben intrecciate tra di loro. Questo è il caso di jeans, ecopelle ,abiti da lavoro, ma anche tendaggi e biancheria da letto. Con questo tipo di ago è possibile dar vita a lavorazioni quali il patchwork e il quilt. Per cucire invece i tessuti più leggeri come la seta o il jersey fine, è consigliato largamente l’impiego dell’ago stretch o il microtex.
Se accostata alla macchina elettronica, la macchina da cucire meccanica presenta un prezzo di listino più basso sul mercato, ma non per questo tali macchine non sono di qualità, anzi. Molte presentano un bell‘assetto di funzionalità, la struttura è spesso salda e resistente, ha bisogno di impostazioni manuali ovviamente, risultando in tal modo meno intuitiva e richiedendo una maggiore manualità. La persona deve di conseguenza essere più esperta, ma non così tanto alla fin fine. In termini più circoscritti diremo che se le macchine da cucire elettroniche possono raggiungere un prezzo di circa 8000 euro più o meno, le macchine da cucire di tipo meccanico invece possono arrivare al massimo a 2000 euro circa.
Le macchine da cucire si differenziano tra di loro, anche in base al meccanismo insito nella loro struttura che ne determina il modo di lavorare sui tessuti.
Solitamente questa distinzione vede come risultato queste tipologie di macchine da cucire:
- macchina da cucire a base piana,
- macchina da cucire a colonna,
- macchina da cucire a braccio e a braccio rovesciato,
- macchina da cucire monoblocco,
- macchina da cucire a zoccolo.
La macchina da cucire a base piana rappresenta il modello sicuramente più acquistato sul mercato e quindi maggiormente usato. Questo tipo di macchina rappresenta infatti un modello basilare e intuitivo da usare, dispone di tutte le principali tecniche di cucitura e dei più svariati punti: andiamo dallo zig zag alla catenella fino a raggiungere anche la tecnica della “cucitura a due aghi”.
La macchina da cucire a colonna, rappresenta quel modello che viene invece di solito usato per creare calze, calzini e simili. Questo proprio per la sua peculiarità strutturale, infatti prevedono un funzionamento tale da poter eseguire con estrema attenzione e cura, i punti delicati come l’annodato e la catenella doppia.
La macchina da cucire a braccio, rispetto alle altre tipologie di macchine, detta anche “a base cilindrica”, presenta strutturalmente parlando una piattaforma dotata di un montante più alto, al quale è collegato un braccio orizzontale parallelo alla base. Con questo tipo di collegamento compositivo tra questi elementi, accade che la macchina sviluppa potenzialmente la capacità di dare vita a forma a imbuto, tubolari. Infatti questo tipo di macchina è adatta alla produzione e realizzazione di maniche di giacche, cappotti, e simili.
Non c’è molta differenza tra macchina da cucire a braccio e a braccio rovesciato, infatti queste due tipologie presentano più o meno le stesse funzionalità ma con una sola differenza. Questa riguarda la posizione della barra, infatti nel caso della macchina a braccio rovesciato, la barra collegata al montante, è collocata in questo caso in modo differente, ovvero è perpendicolare allo stesso e non parallela.
La macchina da cucire monoblocco è un modello particolarmente compatto, che però ha una possibilità di lavoro abbastanza ridotta. Questa limitazione di applicazione risulta adatta alla realizzazione di punti sporgenti o a catenella doppia, mostrandosi in questo modo un ottimo aiuto nella realizzazione di bordature o rifiniture. La macchina da cucire a zoccolo invece, è un’altra tipologia molto curiosa e che è progettata e costruita per avvantaggiare colui che è professionista, per terminare la realizzazione di capi già assemblati precedentemente, mettendo in pratica ritocchi necessari.
Quando decidiamo di comprare una macchina da cucire, sono di diverso tipo le valutazioni che concorre fare. Prima di tutto dobbiamo essere sicuri del tipo di utilizzo che faremo della macchina, e dobbiamo sapere precisamente quale sia la nostra disponibilità economica. I fattori da prendere in considerazione in secondo luogo sono:
- il materiale di cui sono composte le varie strutture delle macchine,
- le dimensioni e la modalità di lavoro,
- le funzioni.
Un tempo le macchine da cucire erano solitamente fabbricate in lega d’alluminio, oggi invece abbiamo anche materiali più leggeri impiegati, come ad esempio i materiali plastici di ultima generazione. Ma anche il metallo è un materiale molto impiegato e che forse conferisce una resistenza maggiore.
Inoltre le macchine in metallo si presentano più durevoli nel tempo e resistenti, anche per via del peso e della grandezza.
La macchina da cucire, presenta alcuni elementi basilari che non possono assolutamente mancare per permettere il suo funzionamento, essi sono i seguenti:
il tasto d’accensione, questo elemento anche se può sembrare irrilevante, cambia al modello scelto e solitamente è di colore rosso in modo da balzare agli occhi subito.
il portarocchetto, questo elemento è collocato di solito nella parte più alta della macchina, inoltre è realizzato in plastica o metallo, pensato per fissare adeguatamente la bobina di filo durante la cucitura.
il famoso e importantissimo guida filo, questo elemento è davvero importante per il lavoro che deve eseguire la macchina, in particolare la guida filo veicola il filo dal rocchetto fino a fargli raggiungere la bobina. Di solito troviamo questo elemento così utile e determinante per il meccanismo di lavoro della macchina, in metallo e inoltre è posizionato in modo perpendicolare all’ago.
il rocchetto avvolgitore, questo oltre al rocchetto normale, è un altro elemento interessante per il funzionamento della macchina. Infatti lavora in concomitanza allo stesso in modo da indirizzare il filo sulla spoletta, in modo unito ai molteplici pulsanti dedicati alla regolazione dei punti. Per quanto riguarda invece la loro posizione, questa varia di solito in base al tipo di modello di macchina che abbiamo deciso di acquistare, ma risultano comunque fondamentali in quanto indirizzati a cambiare il parametro della lunghezza così come l’orientamento del punto stesso.
il tirafilo, questo componente della macchina di solito è realizzato in materiali come plastica o in metallo. Il tirafilo, dopo aver fatto scorrere il filo al suo interno, questo è il suo scopo iniziale, lo stesso che proviene dal rocchetto, ha il compito preciso di consentire di inserire quest’ultimo facilmente all’interno della leva dove sono collocati i vari aghi.
Ci sono alcuni elementi basilari per la macchina da cucire, i quali devono necessariamente essere presenti per permettere ad essa di lavorare nel modo adeguato. Inoltre la macchina possiamo dire che è anche composta da un selettore di tensione il quale, come si può facilmente capire, consente di controllare la tensione del filo durante il processo di esecuzione della cucitura. Accanto all’ago di solito compare anche un piccolo morsetto a vite, con la finalità di rendere stabile e fisso l’ago durante la lavorazione. Per quanto concerne quest’ultimo elemento citato, è posizionato di solito a destra dell’ago stesso, e inoltre si potrebbe dire che somiglia ad una grossa vite che viene fuori dalla sua parte interna.
Continuando sempre sui componenti della macchine, procedendo, incontriamo al di sotto dell’ago il piedino premistoffa. Questo è un particolare elemento, il quale ricorda la forma degli sci di potrebbe dire. Il suo scopo è quello di mantenere stabile, fermo, il tessuto durante la cucitura. Questo piedino può essere anche alzato e abbassato di altezza, in base alle nostre esigenze particolare e in base a come ci sentiamo più comodi a lavorare. Questo è possibile muovendo una levetta posizionata sul retro.
Infine poniamo la nostra attenzione su piastra che solitamente, indipendentemente dal marchio e dal modello, si presenta di colore argento. Al suo interno, a livello strutturale, è riposto il cosiddetto trasportatore del tessuto, una determinata guida in metallo che consente di agevolare lo scorrimento del tessuto in fase di lavorazione. Ma anche il vano per la spoletta, è un altro elemento importantissimo per il lavoro della macchina, esso determina la struttura che consente il movimento meccanico finalizzato a realizzare la cucitura stessa.
La macchina da cucire rappresenta uno strumento di pregio, che può mostrare un costo molto alto, ed essere adatto sia a principianti che a professionisti. Quando decidiamo di prendere un modello di macchina da cucire, bisogna considerare prima di tutto la presenza in casa o in uno studio di un piano di lavoro liscio e stabile. Infatti non possiamo usare in ogni luogo la macchina da cucire, questa deve avere un bel supporto e lo spazio necessario, viste anche le vibrazioni, che lavorando, inevitabilmente andrà a produrre.
Inoltre un aspetto valutativo è rappresentato anche dall’impiego di un dato materiale, che ne comporta un certo peso. Sarebbe bene che si trovi una mediazione sia per quanto riguarda il peso che le dimensioni. Infine una cosa da valutare è sicuramente l’assetto di funzioni, le quali possono essere basilari oppure avanzate. Se poi siamo meno esperti sarebbe bene acquistare una macchina da cucire elettronica.
Per quanto concerne il primo passaggio, questo è indirizzato all’inserimento dell’ago. L’ago deve essere inserito nel modo corretto e deve essere un ago adatto al tipo di macchina, e al tipo di lavoro che stiamo andando a fare nello specifico. Infatti se questo non viene inserito nel modo adeguato, che è indicato nelle istruzioni in base al modello, il lavoro non verrà eseguito correttamente, e in alcuni casi la macchina non riesce proprio a lavorare. Il motivo è dovuto al fatto che l’ago non potrà essere dai componenti retto in modo fermo e stabile, in alcuni casi infatti come si è detto poco fa, potrebbe impedire completamente l’inizio della cucitura.
La macchina da cucire presenta un lato piatto che orienta il corretto inserimento dell’ago, la cosa importante è fare solo un poco di attenzione, seguendo questi piccoli e semplici passaggi:
- posizionare bene l’ago,
- spingerlo accuratamente, questo si salda di conseguenza attraverso la vite in acciaio posta al suo fianco.
Una volta inserito nel modo giusto l’ago, non possiamo iniziare subito a cucire però questo è importante. Infatti risulta necessario procedere al posizionamento adeguato della spoletta, altro componente fondamentale a livello di funzionamento corretto della macchina. Infatti ogni dispositivo per cucire sfrutta un numero solitamente di due fili differenti, uno posto in alto e uno che va verso il basso.
Per quanto concerne la spoletta, questa è semplice da posizionare in quanto c’è un apposito incasso. La cosa però essenziale e importante è quella di far correre il filo in entrambe le direzioni, come indicato nel libretto delle istruzioni di cui dovremo sempre essere muniti. Questo in quanto poi ogni modello è diverso dall’altro, anche alle volte per quanto riguarda le componenti basilari. Tramite un lavoro di una serie di guidafilo e tirafilo, accadrà che il filo sarà veicolato verso l’ago, dal quale potrà poi uscire, per andare a dar vita al punto nel momento stesso in cui si darà avvio alla cucitura.
La funzione taglia-cuci, rappresenta un’opzione molto utile durante la fase di cucitura del nostro capo, infatti questa permette di tagliare e cucire il tessuto nello stesso momento. Questa possibilità risiede nella presenza di due lame, una interna e una esterna, le quali compiono l’’operazione di taglio del tessuto. Sul mercato è però possibile trovare solamente due macchine da cucire che possiedono questo tipo di funzione. Accade di solito, che questa funzione venga esclusivamente riservata ai modelli di macchinari di fascia medio-alta. Certamente una macchina da cucire che possiede questa opzione risulta molto pratica, ed è infatti usata maggiormente dai professionisti. Questa opzione interessante e utile, ci permette di evitare l’acquisto di una macchina taglia-cuci vera e propria.
Spesso le macchine da cucire, strutturalmente parlando, sono munite di un contenitore in cui è conservato l’olio, indirizzato a tenere in forma, per così dire, la macchina nelle sue funzionalità. Dopo un uso ripetuto della cucitrice, può accadere infatti che i vari meccanismi e ingranaggi comincino ad essere può duri e meno fluidi nel loro procedere. In questo caso è necessario infatti svolgere una manutenzione che prevede la lubrificazione del meccanismo coinvolto al funzionamento della macchina. Una volta conclusa la corretta pulizia e adeguata oliatura, la macchina sarà quasi come nuova.
La velocità probabilmente rappresenta un aspetto molto importante quando dobbiamo lavorare su molti capi e in tempistiche ridotte. Soprattutto per coloro che non sono molto pratici, è possibile che agli inizi si faccia molta difficoltà a gestire l’andamento del pedale, la pressione del piede deve essere dosata per bene, bisogna trovare la giusta mediazione. Potrebbe accadere di avere tra le mani un capo molto delicato per il quale si deve cucire in modo non aggressivo, ma dolce e meticoloso. Generalmente una macchina da cucire base, non possiede diverse regolazioni di velocità per il pedale, in questo caso sarà quindi necessario abituarsi, e fare quindi fare molta pratica per arrivare a dosare l’intensità nel modo adeguato. Diversamente però vi sono delle cucitrici, specie quelle di ultima generazione a funzionamento elettronico, che consentono di impostare e gestire secondo le nostre esigenze, la velocità di cucitura del macchinario.
Il reostato può essere sostituito, con lo scopo di avere la possibilità di una regolazione della velocità, che rispecchi le nostre esigenze. Dobbiamo solamente capire bene se il modello di pedale sia in accordo con la tipologia di macchina da cucire. Questi pediali di solito presenta da due a tre gradi di regolazione dell’intensità, conferendo in termini di velocità una notevole versatilità.